Per non dimenticare

Che cos’è la giornata della Memoria? Spesso dovremmo chiederci che cos’è e sopratutto cosa è successo nella storia passata. Il 27 gennaio ricordiamo le persone che hanno terribilmente perso la vita a causa della loro religione o perché gli piacevano persone del suo stesso sesso o perché erano disabili. C’è ma vi sembra corretto nei loro confronti, no perché a me no, io se credo in una cosa continuo a perseguirla non mi interessa se tu vuoi crederci o no! Qualche giorno fa con la nostra prof di latino abbiamo visto l’intervista di Liliana Segre in diretta, una senatrice che all’età di 14 anni visse con i suoi occhi l’Olocausto, mentre lei parlava avevo i brividi. Ha raccontato dell’esperienza ad Auschwitz, vissuta da sola poiché il padre e la madre morirono subito dopo, costretta a lottare per un pezzo di pane. Ella era cresciuta in una famiglia ebrea e non aveva mai visto il male così da vicino. Parlava di diversi episodi, la prigione dopo aver cercato di scappare in Svizzera, i maltrattamenti del padre dalle guardie, parla del giorno in cui uscirono dalla cella per andare nei campi di concentramento e uno dei prigionieri gli regalò una sciarpa, quanta tenerezza in un solo gesto, cioè si lui forse avrà ucciso qualcuno, avrà rubato ma capì che purtroppo la direzione in cui andava Liliana e la famiglia non era di certo il Paradiso. Un altro momento sempre forte è stato quando lei per indirizzarsi in fabbrica, dove lavorava, vedeva i ragazzi polacchi che andavano a scuola in bicicletta, e passavano di fronte a lei ed altre ragazze e le deridevano, perché lei era senza capelli, oppure aveva perso i denti, queste ragazze non avendo cibo erano pelle ossa. Non mi sembra normale, c’è lei stava attraversando dei momenti bruttissimi e loro la prendevano in giro. Un esempio è quando noi vediamo un ragazzo disabile e sotto sotto ridiamo di lui, c’è pensate se lui ridesse di voi perché vi manca un braccio, quindi cerchiamo di esse buoni. Concludo citando una frase di Primo Levi ; ” Tutti coloro che dimenticano il loro passato, sono condannati a riviverlo.” Raga noi saremo gli adulti dei prossimi anni, quindi impegniamoci se non vogliamo vivere queste esperienze in prima persona.